SINTESI RIASSUNTIVA
Il modo migliore per concludere questo blog è scrivere un post riassuntivo: un post che permetta ad un nuovo lettore di conoscerne il contenuto e approfondire, attraverso i link, i punti a lui più sconosciuti. Il professor Marchis, docente di "Storia delle cose: Anatomia e Antropologia degli oggetti", ci ha incaricato di scrivere un blog che tratti una cosa artificiale. La mia scelta è stata il "rene artificiale".
Cosa intendiamo con il termine "rene artificiale"?
La definizione semplificata racchiude sia la macchina dell'emodialisi sia il rene bionico; il brevetto di quest'ultimo non è ancora stato presentato e sono quindi reperibili solo quello riguardanti la macchina dell'emodialisi. Un glossario trilingue (italiano, francese, inglese) elenca i termini principali per comprendere al meglio gli argomenti trattati.
Tali dispositivi migliorano le condizioni e la speranza di vita di coloro che soffrono di insufficienza renale.
Nel corso degli anni, gli ospedali si sono attrezzati di macchine per l'emodialisi per consentire ai pazienti affetti di insufficienza renale una cura temporanea, a cui si affiancano i farmaci. Si dice "cura temporanea" poiché viene eseguita in attesa di un trapianto. Purtroppo, come affermano le statistiche, il numero di persone sottoposte a dialisi è maggiore del numero di reni trapiantabili disponibili. Per porvi rimedio, il Centro Medico Vanderbilt a Nashville, in Tennessee, in collaborazione con l'Università della California, San Francisco (UCSF), hanno progettato un rene bionico. I protagonisti di questo progetto sono i medici ricercatori di queste due università. L'articolo di giornale, pubblicato sulla rivista online Med Device, riporta un'intervista del dottor Fissell, uno dei personaggi centrali.
Questa novità, quest'innovazione che aspetto ha?
I tratti principali del rene bionico, le sue specifiche, lo descrivono come un microchip ricoperto da un involucro di plastica. Le sue esigue dimensioni gli permettono di essere impiantato nel corpo senza rimuovere i reni non funzionanti.
Nonostante si parli ancora di fase di sperimentazione, la narrativa, la fumettistica e il cinema fantascientifico hanno pubblicato già alcune opere riguardo al rene bionico. L'ambito della musica già da tempo cantava sulle note di quello che una volta era un sogno. I nostri ricercatori saranno stati influenzati dall'arte?
Questo sogno, cantato, scritto e ripreso, appartiene a quelli che, in una società consumistica quale la nostra, definiamo "utilizzatori". Sono uomini, donne e bambini che aspettano un rene bionico, artificial kidney, rein artificiel, in ogni lingua del mondo, proprio come le loro nazionalità.
Sia per la dialisi sia durante e dopo il trapianto possono verificarsi complicazioni: i rischi sono rappresentati da numerosi fattori, tra i quali sottolineiamo i farmaci prescritti o somministrati.
Quale migliore immagine se non un abbecedario illustrato per mostrare i concetti fondamentali del rene artificiale?
Cosa intendiamo con il termine "rene artificiale"?
La definizione semplificata racchiude sia la macchina dell'emodialisi sia il rene bionico; il brevetto di quest'ultimo non è ancora stato presentato e sono quindi reperibili solo quello riguardanti la macchina dell'emodialisi. Un glossario trilingue (italiano, francese, inglese) elenca i termini principali per comprendere al meglio gli argomenti trattati.
Tali dispositivi migliorano le condizioni e la speranza di vita di coloro che soffrono di insufficienza renale.
Nel corso degli anni, gli ospedali si sono attrezzati di macchine per l'emodialisi per consentire ai pazienti affetti di insufficienza renale una cura temporanea, a cui si affiancano i farmaci. Si dice "cura temporanea" poiché viene eseguita in attesa di un trapianto. Purtroppo, come affermano le statistiche, il numero di persone sottoposte a dialisi è maggiore del numero di reni trapiantabili disponibili. Per porvi rimedio, il Centro Medico Vanderbilt a Nashville, in Tennessee, in collaborazione con l'Università della California, San Francisco (UCSF), hanno progettato un rene bionico. I protagonisti di questo progetto sono i medici ricercatori di queste due università. L'articolo di giornale, pubblicato sulla rivista online Med Device, riporta un'intervista del dottor Fissell, uno dei personaggi centrali.
Questa novità, quest'innovazione che aspetto ha?
I tratti principali del rene bionico, le sue specifiche, lo descrivono come un microchip ricoperto da un involucro di plastica. Le sue esigue dimensioni gli permettono di essere impiantato nel corpo senza rimuovere i reni non funzionanti.
Nonostante si parli ancora di fase di sperimentazione, la narrativa, la fumettistica e il cinema fantascientifico hanno pubblicato già alcune opere riguardo al rene bionico. L'ambito della musica già da tempo cantava sulle note di quello che una volta era un sogno. I nostri ricercatori saranno stati influenzati dall'arte?
Questo sogno, cantato, scritto e ripreso, appartiene a quelli che, in una società consumistica quale la nostra, definiamo "utilizzatori". Sono uomini, donne e bambini che aspettano un rene bionico, artificial kidney, rein artificiel, in ogni lingua del mondo, proprio come le loro nazionalità.
Sia per la dialisi sia durante e dopo il trapianto possono verificarsi complicazioni: i rischi sono rappresentati da numerosi fattori, tra i quali sottolineiamo i farmaci prescritti o somministrati.
Quale migliore immagine se non un abbecedario illustrato per mostrare i concetti fondamentali del rene artificiale?
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